CONSIGLI UTILI
LO SKIPPER
Lo skipper oltre ad occupare il posto di lavoro, è appassionato di ciò che fa ed è felice di portarvi ovunque sia possibile farlo e nel miglior modo .
Ad egli spettano le decisioni relative alla barca, agli itinerari ed alle andature a vela e motore.
L’unica cosa che non può decidere è la condizione meteo-marina. Per la sicurezza dell’equipaggio e della barca prenderà le decisioni prima di tutto in base alle condizioni di cui sopra, in nome della sicurezza dell’equipaggio e della barca.
Eventuali rinunce inaspettate non servono a squilibrare la felicità della vacanza ma solo a prevenire momenti difficili.
LO SPAZIO
La barca è un luogo molto piccolo dove si convive H24 con altre persone… è molto importante quindi e prima di tutto avere la massima attenzione reciprocamente.
E’ molto importante occupare (con le cose personali) soltanto il proprio spazio in “cabina” evitando di lasciare cose (di qualunque tipo) in giro (per esempio nella dinette, in pozzetto o sul ponte), per la libertà e la pulizia degli spazi comuni.
Non occupare lo spazio subito dietro il timone a ruota per dare la possibilità allo skipper di potersi muovere da un lato all’altro della barca e manovrare liberamente.
LE SCARPE
Al fine di evitare di portare lo sporco in barca, prima di salire a bordo, bisogna togliere le scarpe cosiddette “da terra”… la barca è un grande materasso dove ci si sdraia ovunque. Le scarpe da terra restano fuori in un corretto spazio dedicato. Altre scarpe da sera che si trovano già in valigia saranno calzate una volta scesi a terra.
In barca si circola “scalzi” o meglio con “scarpe da barca” dalla suola bianca o trasparente; scarpe che non toccano mai terra!
LA PULIZIA
Essendo un luogo piccolo, la barca, si sporca facilmente ogni giorno, quindi è molto importante stabilire prima di partire, i turni di pulizia degli spazi comuni (dinette, cucina, pagliolato, ponte e pozzetto).
E’ responsabilità dei clienti la pulizia in barca.
LA GESTIONE DEL BAGNO & DELL’ACQUA A BORDO
L’utilizzo del bagno deve essere breve. Tirare bene l’acqua dopo l’utilizzo del wc!
Per i maschietti: a volte può essere utile sedersi nel wc per non sporcare il piccolo bagno, specie in fase di navigazione.
Lasciare il bagno pulito.
L’acqua arriva dai serbatoi che contengono relativamente poca acqua, è quindi molto importante gestirla al meglio, risparmiando! Aprire il rubinetto dell’acqua a metà della forza e chiuderlo subito dopo lo sciacquo senza lasciare l’acqua corrente aperta. Per es. in caso di doccia, il rubinetto va chiuso durante la fase d’insaponamento.
Il ricarico dei serbatoi acqua si può compiere solo se ormeggiati al porto ma non è sempre facile trovare posti liberi. Inoltre non è possibile rientrare a terra solo per rifornire i serbatoi, poiché le distanze in barca a vela sono molto più lunghe e il tempo va programmato in conformità di queste.
COSA PORTARE
Quando si parte c'è la tendenza a tirarsi dietro indumenti non necessari. Ciò è tanto più vero in barca, navigando al caldo, dove si vive in costume e maglietta.
La regola numero uno riguarda non propriamente l'abbigliamento, ma il contenitore. Tutto deve stare in 1 (solo una) sacca morbida, che possa essere piegata e stivata. Una sacca di medie dimensioni dà anche la misura di quanto portare. Circa il cosa, la scelta migliore è prevedere, anche al caldo, due tenute complete, una propriamente estiva e l'altra da freddo. La prima includerà costume da bagno, t-shirt, calzoni corti, camicie leggere, maglioncino; meglio scegliere indumenti bianchi o chiari e di cotone. L'altra un maglione, camicie e pantaloni più pesanti.
La lana tiene caldo anche da bagnata, è quindi ottima per le maglie e calzettoni e ovviamente l'immancabile zuccotto (cappellino). I jeans, invece, sono assai poco marini, perché troppo aderenti, asciugano lentamente ed hanno tasche poco capienti. Non possono mancare cappello a falde larghe, occhiali da sole e creme protettive.
Una giacca impermeabile è senza dubbio necessaria, anche per usarla solo una volta.
Un paio d’infradito per la doccia e un paio di scarpe da passeggio sono più che sufficienti per completare il corredo da terra. Le signore possono concedersi un paio di tacchi ma nulla indispone lo skipper come trovarsi davanti ad un'intera scarpiera.
Il corredo:
berretto con visiera
coltello a serramanico
creme protettive per il sole e le scottature
farmacia individuale per i prodotti specifici
macchina fotografica
necessaire per la toilette
occhiali da sole con relativo laccetto
orologio
torcia piccola
LA CAMBUSA
Ci sono tante teorie quanti equipaggi su cosa portare con sé. Mi limito a fornire un metodo (per navigazioni di una settimana). Dividiamo la crociera in due parti e la spesa in due gruppi: prodotti freschi e scorta di base (scatolame, conserve, sughi, pasta, ecc.). Quindi acquistiamo fresco e base per la prima parte e solo la base per la seconda. Il resto verrà integrato durante le tappe della navigazione.
Spesso capita di cenare a terra, quindi è inutile comprare pensando a 7 giorni ma meglio se a 3.
Spesso gli equipaggi di charter riportano a terra la metà degli acquisti fatti in partenza.
Gli spazi di stivaggio ed il frigorifero sono piccoli, pur volendo non è possibile caricarli troppo.
È indispensabile che a bordo ci sia una persona responsabile della pianificazione, dell'acquisto e dello stivaggio delle provviste di bordo. Un "cambusiere", insomma, che durante la navigazione verifichi lo stato delle scorte e cerchi di coordinare un razionale impiego delle stesse. Della cucina vera e propria, invece ci si può occupare, anche divertendosi, a turno.
Oltre ai pasti principali, si devono considerare tutta una serie di spuntini, molto frequenti in navigazione. Frutta e verdura vanno stivate nel posto più possibile asciutto e aerato. La frutta che si mantiene più a lungo sono le mele (ottime contro il mal di mare) e le arance. Per conservare le uova a lungo è sufficiente stendere un velo d'olio di vasellina sul guscio, avvolgerle nella carta di giornale e disporle in un contenitore stagno.
Per le bevande bisogna considerare almeno un litro e mezzo a testa al giorno. 4/5 confezioni da 6 bottiglie di 2 lt. sono necessarie per salpare.
E’ responsabilità dei clienti, cucinare e risistemare le cose a posto subito dopo aver mangiato.
Pianificare con cura la cambusa, senza esagerare con i cibi deperibili.
RIPOSO IN BARCA
La stanchezza dell'equipaggio può essere la causa determinante di gravi incidenti e molti principianti non se ne rendono conto; infatti arrivano, spesso e volentieri, ai limiti delle loro risorse. I marinai esperti, invece, amministrano sempre con molta cautela le proprie energie, riposando o dormendo tutte le volte che possono, ben sapendo che il brutto tempo o l'emergenza arrivano quando meno te l'aspetti e se ti colgono sfinito, saranno molto più pericolosi
Naturalmente la responsabilità è sempre dello skipper che deve saper distribuire saggiamente i turni di guardia, rischiando anche di rendersi impopolare, riposandosi più spesso degli altri. Ma se la situazione meteorologica si deteriora o se c'è bisogno di un intervento di emergenza, sarà lo skipper a dovervi far fronte e, se è stanco, sono guai per tutti.
L’EQUIPAGGIO, I CLIENTI
I clienti fanno parte dell’equipaggio.
Essi sono tenuti a rispettare le proprie responsabilità provvedendo alla pulizia giornaliera della barca ed al suo ordine lasciandola sempre come l’hanno trovata.
Essi provvedono alla cucina.
E’ importante tenere il pozzetto esterno sempre in ordine, soprattutto in fase di ormeggio o prima di scendere a terra.
MAL DI MARE
Soprattutto quando arriva il brutto tempo nessuno andrebbe mai a dormire. Stare dentro, con la barca che salta sulle onde come un cavallo impazzito, non è affatto piacevole, specialmente per chi soffre il mal di mare; ma bisogna riuscirci, facendo ricorso se necessario, tempestivamente e senza vergognarsene, ai farmaci (vi ricordo lo Stugeron, oltre ai cerotti da applicare dietro le orecchie, a base di scopolamina e la Xamamina e simili, a base di antistaminici).
È davvero sconcertante constatare come quasi tutti pretendano di non soffrire il mal di mare (anche se io confesso sempre che a volte ne soffro) e quasi tutti si rifiutano di prendere qualche cosa per prevenirlo; per ridursi poi a vomitare l'anima dopo qualche ora di navigazione dura, creando mille problemi per sé e per gli altri. Capisco che è seccante dover prendere farmaci, con i loro sgradevoli effetti collaterali; ma rischiare di avere il mal di mare è senz'altro peggio.
Spesso il mal di mare deriva da un fisico e/o una mente stanchi oltre che ad una privazione di equilibrio sensoriale.
Chi vomita… pulisce accuratamente la barca dal proprio vomito!!!
IL MARE
Le onde sono l'effetto dell'azione del vento sul mare. Le loro dimensioni sono in rapporto alla forza del vento e alla lunghezza della superficie marina che il medesimo investe (fetch), ossia al tempo e allo spazio in cui esse sono alimentate. Le onde provenienti dal largo verso la costa risentono dei fondali e via via che questi salgono, frangono pericolosamente (frangenti).
Pertanto, importantissima per la navigazione è la posizione della costa rispetto al vento: costa sopravvento, sempre sicura (piccole onde vive), costa sottovento pericolosa per i frangenti.
LE VELE
La vela di prua si chiama Genoa o Fiocco, la vela centrale si chiama Randa. In base all’andatura le vele vanno spostate da un bordo all’altro, cazzate e lascate per correggere l’andatura giusta al fine di arrivare a destinazione.
LE MANOVRE
Tutti partecipano alle manovre in caso di necessità.
In casi normali sono necessarie due persone per la navigazione a vela e 3 per le fasi di ormeggio (1 a prua e 2 a poppa).
BUON VENTO A TUTTI!